Social Network ECO SOSTENIBILE

Essere eco sostenibili e implementare attività volte al miglioramente delle condizioni ambientali della terra ormai, oltre che una moda, è diventato un vero e proprio business. Non che non si nasconda dietro queste iniziative anche un reale amore e rispetto per l’ambiente, ma i soldi come sempre fanno la loro “sporca” parte.

Terra Cycle, il social network della ‘spazzatura’ che permette agli utenti di spedire gratuitamente i propri rifiuti per convertirli in oggetti di consumo, è un’altro esempio di questa tendenza. nato in America, il servizio è in arrivo anche nel nostro paese; il fondamento di questa piattaforma sociale è semplice e brillante: gli appartenenti alla community si organizzano in brigate per raccogliere e differenziare la spazzatura, da spedire a carico del destinatario, perché possa vivere una ‘seconda vita’.

Ecco i detagli: Il sistema Terra Cycle riceve in media 10 mila scatoloni di spazzatura. L’idea di fondo è molto semplice e si basa sulla volontà degli utenti di raccogliere rifiuti in giro per il mondo, creando delle vere e proprie ‘brigate della spazzatura’ che raccolgano e separino i rifiuti secondo le indicazioni fornite da Terra Cycle, per poi spedirle via posta al destinatario che si occuperà del recupero e del riutilizzo.

Tra le tonnellate di spazzatura stoccata nei magazzini di Terra Cycle, Wired Italia ha scoperto e stilato una classifica dei rifiuti che hanno subito le trasformazioni più curiose: avreste mai pensato ce le confezioni di m&m’s si sarebbero potute trasformare in un aquilone, o che i computer potessero diventare vasi da giardino; i giornali si trasformano in matite, le buste di patatine in amplificatori per mp3, i dischi in vinile in orologi da tavola, fino alle catene di biciclette che si trasformano in cornici fotografiche e ai tubetti di dentifricio che diventano custodie per occhiali da sole.

Terra Cycle, che in meno di tre anni ha già raccolto due miliardi di rifiuti singoli, potrebbe aprirsi al mercato italiano con un accordo in discussione con un’azienda italiana che produce caffè, e nel frattempo pensa già ad una sua linea di abbigliamento rigorosamente ricavata dalla spazzatura

FONTE : www.sassa.altervista.org

Nessun commento:

Posta un commento

FACEBOOK News

http://www.seilibero.com/banners/11.gif